Enrico Letta ha incontrato gli Ambasciatori per parlare del futuro dell’UE con il report “much more than a market”

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La Summer School della Fondazione Antonio Megalizzi, tenutasi a Trento dal 24 al 28 luglio 2024, si è conclusa con un intervento dell’On. Enrico Letta, già Presidente del Consiglio e attuale Presidente dell’Istituto Jacques Delors. Letta ha presentato il suo report sullo stato dell’Unione europea e del mercato unico dal titolo Much more than a Market, commissionato dal Consiglio dell’Unione europea, incentrato sulle dinamiche e le sfide del mercato unico.

Durante il suo discorso, in dialogo con il giornalista Alberto Faustini, Letta ha toccato temi cruciali per il futuro dell’Europa: attraverso ricordi personali, esperienze di vita e riflessioni sulla società, ha esplorato le sfide e le opportunità che l’Unione deve affrontare; in questo senso, il suo viaggio attraverso 27 paesi, 65 città e 400 incontri ha fornito una prospettiva nuova.

L’intervento di Letta è iniziato con un ricordo di Antonio Megalizzi: “Antonio con la sua vita e con la sua esistenza ha dimostrato cosa significa essere un’anima europea aperta al dialogo, all’incontro, pur restando orgoglioso delle sue radici e delle sue origini”. Con queste parole, Letta ha sottolineato l’importanza del dialogo e dell’incontro tra culture diverse, pilastri fondamentali del progetto europeo.

Un punto saliente del discorso è stato dedicato alle problematiche della connessione tra i Paesi europei: Letta ha evidenziato come l’alta velocità ferroviaria in forte sviluppo grazie ai fondi europei da una parte consenta di collegare efficacemente le città all’interno di ciascuno dei Paesi membri, ma dall’altra non riesca a raggiungere lo stesso obiettivo di abbattere gli ostacoli connessi al mercato unico tra i diversi Paesi membri. 

Tali ripercussioni sono in parte dovute alle differenze infrastrutturali storiche, come i binari progettati con dimensioni diverse per ragioni di sicurezza durante la guerra. In questo senso, Letta ha esortato a superare queste frammentazioni per una maggiore integrazione europea.

Successivamente, ha riflettuto sul divario tra il contesto globale attuale e quello dato alla data di fondazione del mercato unico europeo (1993) basato sui quattro pilastri: merci, servizi, persone e capitali, oggi non più sufficienti: a titolo esemplificativo, all’epoca l’Italia era economicamente paragonabile alla capacità economica cumulativa di Cina e India, mentre oggi queste ultime, che rappresentano un quarto della popolazione mondiale, hanno acquisito una forza economica incomparabile rispetto alla fase storica di riferimento per la fondazione del mercato unico europeo. 

Queste trasformazioni impongono all’Europa di perseguire un’unità che consenta di avanzare come protagonista nell’assetto globale odierno e non restare relegata al ruolo di “museo a cielo aperto”.

Nel corso del suo intervento, Letta ha, inoltre, citato uno dei padri fondatori dell’Unione europea: Jacques Delors, il quale sosteneva l’importanza di partire dall’Europa per comprendere il mondo. In particolare, Letta ha ricordato un episodio significativo in cui Delors, durante un incontro con Margaret Thatcher, riuscì a sbloccare il programma Erasmus, che ha permesso a milioni di giovani di studiare all’estero, promuovendo la libertà di movimento e apprendimento. Questo episodio simboleggia la necessità di cooperare anche con leader meno entusiasti del progetto europeo per realizzare un’Europa inclusiva.

Esaminando nel dettaglio il report, emerge che l’analisi di Letta individua tre fattori chiave per l’approfondimento del mercato interno dell’UE: la transizione ecologica e digitale, l’allargamento dell’Unione e il rafforzamento della difesa europea. Il report affronta la necessità di trovare soluzioni finanziarie per la transizione ecologica, proponendo che parte dei 500 miliardi di euro annui necessari provenga da investimenti privati, rendendo l’Europa più competitiva. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’allargamento dell’Unione come strategia fondamentale per il futuro, e di istituire una nuova libertà: quella di ricerca, innovazione e istruzione, oltre a progredire nell’integrazione dei mercati finanziari e aumentare la scala degli operatori del mercato interno dell’UE.

Il rapporto propone, inoltre, di completare il mercato interno in sei campi che tuttora rimangono segmentati su base nazionale: telecomunicazioni, energia, spazio, sanità, trasporti e industria della difesa. Infine, per rendere l’Europa più attrattiva e superare le frammentazioni normative e linguistiche esistenti, Letta ha presentato la proposta di costituire un “28º stato virtuale”, quale entità paneuropea con un proprio diritto commerciale, sottolineando come il mercato unico rappresenti una grande avventura di democrazia e come l’integrazione della difesa comune consentirebbe una spesa minore e più efficace.

Il discorso di Letta ha offerto una visione complessa e articolata delle sfide che l’Europa deve affrontare, ribadendo l’importanza di un’Europa unita, capace di dialogare al suo interno e con il mondo, per garantire un futuro prospero e sostenibile per tutti i suoi cittadini.

A cura di Youssef Taby

L’evento si è realizzato nell’ambito della Summer School 2024 del Progetto Ambasciatori.
Il Progetto, realizzato in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Banca per il Trentino-Alto Adige e Regione Trentino-Alto Adige, ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza dell’Unione europea e una corretta informazione tra bambini, ragazzi e giovani adulti.
La Summer School 2024 ha ricevuto la
Medaglia del Presidente della Repubblica e l’Alto patrocinio del Parlamento europeo.