EYE 2025: VOLONTARIE DELLA FONDAZIONE IN TRASFERTA A STRASBURGO
Il 13 e 14 giugno 2025, assieme a una delegazione tutta al femminile di Ambasciatrici e Volontarie provenienti da tutta Italia abbiamo rappresentato la Fondazione Antonio Megalizzi al Parlamento europeo di Strasburgo in occasione dello European Youth Event (EYE). L’evento si svolge ogni due anni nel cuore della democrazia europea per promuovere lo scambio interculturale tra giovani dai 16 ai 30 anni. Quest’anno EYE ha accolto circa 9mila partecipanti da tutta l’Europa e per la prima volta ha aperto le porte a persone provenienti da altri continenti. Questa possibilità ha permesso loro di scoprire quali sono i vantaggi della cittadinanza europea e come le istituzioni democratiche includono i giovani.
Nonostante le temperature elevate e il caldo percepito all’EYE Village (lo spazio all’aperto accanto al Parlamento dedicato al relax e alla convivialità), è stato sorprendentemente bello vedere una partecipazione così numerosa alle attività in presenza, offrendo anche per la prima volta in assoluto, la possibilità di seguire da remoto!
Dai dibattiti in Emiciclo con i membri del Parlamento ai workshop tematici più informali; dalle performance artistiche all’incontro con espertə ed attivistə; dal provare la sensazione del lavoro di interpretazione alla simulazione della diretta radio delle notizie interne al Parlamento, le attività che ci hanno visto coinvolte sono state davvero tante. Soprattutto, come volontarie abbiamo avuto l’opportunità di far conoscere la missione della FAM anche a livello transnazionale, facendo arrivare la voce di Antonio oltre i confini europei.
EYE è stata una vera e propria ondata di energie giovanili, che ci ha permesso di creare una rete internazionale. Infatti, come delegate della FAM ci siamo portate a casa molto più di gadget e badge: abbiamo raccolto spunti di riflessione, stimoli, e soprattutto nuove domande che ci motivano a continuare a costruire una strada comune che includa i valori europei giovanili.
L’evento ci ha offerto nuovi strumenti per sviluppare un pensiero critico-costruttivo rispondendo a domande quali: Come possiamo avvicinare le nuove generazioni alle opportunità europee? Come rendere l’Unione Europea più comprensibile e coinvolgente nel quotidiano? Perché la rappresentanza giovanile è così rilevante nei processi decisionali europei? Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per renderla più inclusiva ed accessibile?
EYE non è stato solo un momento di confronto, ma anche di condivisione del senso di appartenenza e di Unione. Siamo tornate con la consapevolezza del privilegio di essere cittadine europee, con la responsabilità di continuare a informare, coinvolgere, spiegare — come faceva Antonio — con passione e precisione.
EYE ci ha dato un assaggio di quello che potrebbe (e dovrebbe!) essere il ruolo delle giovani generazioni nella democrazia europea: non solo spettatrici, ma protagoniste attive di un’Europa da costruire ogni giorno, insieme.
a cura di Clara Calvi e Martina Ailén García