Europarola – ERASMUS: generazioni in movimento

Feb 20, 2024 | News

EuroParola è una rubrica a cura dei volontari e delle volontarie della Fondazione Antonio Megalizzi per spiegare in modo semplice le politiche europee a partire da una parola.

Negli ultimi tre decenni, più di 13 milioni di persone hanno partecipato al programma Erasmus+ e per molti di loro si è trattato di un’esperienza che ha cambiato la vita. La parola Erasmus evoca tante emozioni: studio, divertimento, difficoltà, comunità, sacrificio, scoperta. Il termine deriva dal celebre umanista Erasmo da Rotterdam, ma pochi sanno che si tratta anche di un acronimo, come molti progetti dell’Unione europea. Erasmus sta infatti per “European action scheme for the mobility of university students”, ovvero “schema di azione europea per la mobilità degli studenti universitari”, parte di una risoluzione comunitaria del 1987 per incentivare la cooperazione europea nel campo dell’istruzione superiore.

Ma Erasmus non è solo questo. Come si è evoluto il programma negli oltre 35 anni della sua esistenza e quali opportunità offre e finanzia? Qual è la sua struttura e a chi si rivolge? 

Fin dalla sua istituzione, Erasmus sostiene la cooperazione strategica europea nel campo dell’istruzione e formazione e tra le sue priorità comprende inclusione e diversità, trasformazione digitale, lotta al cambiamento climatico, vita democratica e impegno civico. L’Italia è al primo posto fra i Paesi del programma Erasmus+ per numero di persone in partenza per attività non solo di studio, ma anche di formazione.

Dal 2014 il programma si è infatti ampliato offrendo molteplici opportunità di studio, tirocinio e apprendistato per cittadini europei (e non) all’interno di altri Paesi europei. Lo schema ha avviato una significativa missione nell’ambito della formazione professionale, centrale all’interno del progetto di integrazione europea. Su questa linea, nel periodo 2021-2027, Erasmus prevede di sviluppare opportunità di studio e lavoro per studenti e tirocinanti, insegnanti, formatori, animatori, allenatori sportivi e in generale personale di istituti d’istruzione e organizzazioni della società civile

Nello specifico, il piano 2021-2027 si fonda su 3 azioni chiave: (1) mobilità individuale; (2) cooperazione tra organizzazioni e istituzioni e (3) sostegno alla definizione delle politiche e alla cooperazione. 

La mobilità individuale include, oltre ai già citati tradizionali scambi formativi per giovani e formatori, iniziative giovanili locali e transnazionali volte a promuovere la partecipazione alla vita democratica europea. All’interno di questa azione chiave c’è DiscoverEU, progetto di apprendimento informale sul tema della pluralità culturale dell’UE rivolto ai più giovani. Grazie a questo progetto migliaia di diciottenni possono ogni anno viaggiare da soli o in gruppo esplorando le bellezze europee con agevolazioni su visite culturali, attività di apprendimento, sport, trasporti locali, alloggio e cibo. Parallelamente alla mobilità fisica, Erasmus+ comprende inoltre scambi virtuali volti a sviluppare competenze trasversali di giovani provenienti da paesi terzi. Gli scambi online si svolgono in piccoli gruppi e vengono moderati da un facilitatore esperto (parte di un’organizzazione di istruzione non formale o istruzione superiore).

La seconda azione chiave, ovvero la cooperazione tra organizzazioni e istituzioni, comprende partenariati per la cooperazione, l’eccellenza e l’innovazione. Tra i progetti volti a valorizzare l’eccellenza troviamo le Accademie degli insegnanti Erasmus+ e Erasmus Mundus. Il primo fa parte dello spazio europeo dell’istruzione della Commissione per sviluppare nuovi strumenti di formazione per gli insegnanti. Le accademie offrono infatti opportunità di apprendimento in tutte le fasi della carriera di docenti e formatori, favorendo la creazione di reti, la condivisione delle conoscenze e la mobilità. Queste opportunità sono fondamentali per far fronte a fenomeni quali le crescenti mancanza di attrattività e opportunità di crescita del settore e digitalizzazione. Il secondo programma, Erasmus Mundus, incentiva l’internazionalizzazione del sistema di istruzione superiore per gli studenti attraverso programmi di laurea magistrale congiunti tra diversi istituti europei. 

Foto di TheAndrasBarta da Pixabay

La terza azione chiave è il sostegno alla definizione delle politiche e alla cooperazione che supporta, per esempio, European Youth Together. Questo progetto mira a collegare le organizzazioni giovanili in partenariati transnazionali (coinvolgendo anche paesi terzi) per rafforzare le loro attività e le relative politiche a livello europeo. Ciò include scambi giovanili e iniziative di formazione realizzate dalle organizzazioni stesse attraverso attività sia fisiche che online.

Per la realizzazione delle diverse iniziative previste per le azioni chiave Erasmus ha un budget indicativo complessivo di oltre 26 miliardi di euro del bilancio UE per il periodo 2021-2027 (il doppio rispetto al precedente programma del 2014-2020). Le caratteristiche principali che la Commissione europea sta valorizzando e potenziando in questo settennato sono la salute e sicurezza dei partecipanti, il multilinguismo, la dimensione internazionale e il riconoscimento di competenze e qualifiche. Ai fini dell’esecuzione del bilancio, le agenzie nazionali svolgono un ruolo fondamentale nell’avvicinare Erasmus+ ai suoi beneficiari adattando il programma ai differenti sistemi d’istruzione e formazione degli Stati Membri e assicurando pari opportunità ai partecipanti del programma. Attraverso il supporto nazionale e un approccio inclusivo e diversificato da parte delle organizzazioni coinvolte, anche i partecipanti con minori opportunità potranno effettivamente beneficiare delle risorse stanziate. 

A cura di Francesca Nolli