Discorso pubblico, migrazioni e persone 

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La nostra società è plasmata dalle parole che scegliamo per descriverla, e il modo in cui parliamo di migrazioni non fa eccezione. In un’epoca in cui il linguaggio è spesso intriso di pregiudizi e stereotipi, è essenziale trovare nuove parole o riscoprire significati più inclusivi per quelle esistenti. Con questo obiettivo, il gruppo di ricerca International Migration Laboratory, in collaborazione con il Master in Diritto e Politiche delle Migrazioni, il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e la Fondazione Antonio Megalizzi, presenta due eventi aperti al pubblico e agli ordini professionali per interrogarsi su questi temi.

 

Il Peso delle Parole – 14:30-16:00

Le parole che utilizziamo per comporre il dibattito pubblico attorno alle migrazioni – ma è un ragionamento che vale, in modo più ampio, ogni volta che si ragiona attorno a comunità marginalizzate – hanno un peso determinante non solo nel definire quel fenomeno ma anche nel determinarne le evoluzioni.

Quante (e quali) teorie, stereotipi e bias si accompagnano a queste parole? Come usiamo i dati che raccontano le nostre società e come li raccogliamo? Da dove nasce il “disagio” che si accompagna a questo dibattito, le “paure” e le reazioni della “pancia del Paese” di fronte a queste dinamiche sociali?

Ne parliamo con:
Jeroen Andre Filip Vaes, professore ordinario di Psicologia Sociale, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento;
Carlotta Giordani, ricercatrice IUAV Venezia;
Luca Misculin, giornalista

Nuove Generazioni, Nuovi Sguardi? – 16:00-17:30

L’idea di “integrazione”, nel nostro dibattito pubblico e nel sentire comune, spesso mette in secondo piano tutta una serie di questioni centrali che non possono essere lasciate “solo” al dibattito accademico o a nicchie della nostra collettività. In che modo definiamo l’Altra persona attraverso il nostro sguardo? Come affrontiamo – su un piano culturale e sociale – il conflitto tra identità e cittadinanza? Come ci posizioniamo rispetto alle dinamiche di privilegio (economico, culturale, razziale, di genere) che innervano i processi di integrazione?

Queste domande, solo all’apparenza generiche, mettono al centro l’idea stessa di integrazione e vogliono provare a metterla in discussione: non per accantonarla ma per trovare un modo di rinnovarla, di collocarla al centro di un più ampio discorso che ragioni sul “tipo” di società che abbiamo in mente sia quando pratichiamo azioni rivolte all’integrazione sia quando, invece, le contrastiamo.

Ne parliamo con:
Hajar Drissi, Dalla parte giusta della storia
Martina Cvajner, Università di Trento;
Aziz Sawadogo, curatore Afrobrix
Sara Ballardini, insegnante e referente intercultura scuola primaria ICTrento 6

Questi eventi, inseriti nella cornice della Settimana dell’Accoglienza 2024, rappresentano un’opportunità unica per cittadini, professionisti e rappresentanti delle parti sociali di unirsi in una riflessione collettiva. Solo attraverso il dialogo aperto e la costruzione di alleanze potremo immaginare un sistema di accoglienza più equo e inclusivo, capace di rispondere alle sfide del nostro tempo.

promosso da:
Master DIRPOM | Università di Trento
Fondazione Antonio Megalizzi
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani