
Aperte le candidature per il Master Diritto e Politiche delle Migrazioni – DIRPOM
C’è tempo fino alle ore 12.00 del 23 settembre per compilare l’application online e presentare la domanda di partecipazione al “Master di primo livello “Diritto e Politiche delle Migrazioni – DIRPOM” organizzato dall’Università degli Studi di Trento.
L’Università degli Studi di Trento, tramite la realizzazione del Master DIRPOM, vuole offrire uno strumento formativo efficace a coloro che vogliono intraprendere un percorso professionale legato al fenomeno migratorio, qualunque sia il proprio profilo legale, sociale o amministrativo. L’interdisciplinarità è infatti l’elemento caratterizzante del Master in quanto l’obiettivo perseguito è quello di costruire professionalità che riescano ad affrontare un contesto, quello delle migrazioni, complesso, multidimensionale e soggetto a continue e repentine trasformazioni.
In quest’ottica gli studenti, oltre che da docenti universitari delle discipline coinvolte, saranno affiancati da professionisti del settore che permetteranno di affrontare nel dettaglio le problematiche operative che comporta lavorare quotidianamente nella gestione dei migranti. I moduli didattici in cui si articola il master ripercorrono il viaggio del migrante: dall’analisi delle rotte migratorie, alle problematiche legate agli ingressi fino alla gestione delle procedure di integrazione e di inserimento all’interno della cittadinanza.
/eIl tema della gestione dei flussi migratori è caro alla Fondazione Antonio Megalizzi, che più volte ha partecipato a eventi e dibattiti in merito, in quanto strettamente connesso alla definizione di cittadinanza e alla necessità che l’Unione Europea adotti politiche condivise e accoglienti in merito, andando oltre agli interessi specifici dei singoli stati.
L’Europa che si professa come baluardo dei diritti umani e dei/delle cittadini/e nel mondo, deve riuscire sempre più a definire un processo che permetta l’accoglienza e la gestione dei migranti in un modo più etico.

Il Master DIRPOM si propone di formare professionalità competenti, ma anche di sollevare e animare il dibattito tra gli studenti sulla modalità odierna di gestione dei flussi migratori e delle possibili evoluzioni. L’obiettivo è anche quello di promuovere una nuova visione e sollecitare diverse pratiche e politiche da proporre a decisori ad ogni livello e contesto, andando contro i movimenti nazionalisti che stanno imperversando nei diversi stati e rendendosi conto che, se non riesce ad essere convincente il richiamo al rispetto dei diritti dell’uomo e della sua dignità, anche dal punto di vista economico, in un’Europa che invecchia e in un mondo sempre più connesso, la chiusura dei confini non è né realizzabile, opportuna e nè sostenibile nel lungo periodo.
A cura di Maria Chiara Borghesi