“Persone in movimento. Da risorsa a minaccia a pericolo e ritorno: l’Europa, la guerra, le migrazioni”

Mag 17, 2022 | Eventi

Un’iniziativa per riflettere intorno al bisogno di ripensare le categorie del nostro discorso pubblico attorno alle migrazioni, a chi migra, a chi vive discriminazioni.
Il Master in Diritto e Politiche delle Migrazioni dell’Università degli Studi di Trento propone un appuntamento per lunedì 23 maggio alle 20:30 insieme al giornalista Ferruccio De Bortoli e allo storico e scrittore Francesco Filippi.
Un appuntamento che mette al centro una serie di riflessioni legate al mondo della migrazione e alla percezione che abbiamo di esso: In che modo il discorso pubblico, i social media e la produzione culturale cambiamo le nostre percezioni sul tema? Come può agire la politica nel fornire chiavi di lettura sistematiche diverse?

Migranti usati come armi in contese internazionali, rotte che si aprono e chiudono, le difficoltà di una cooperazione internazionale che sembra impossibile. E, ancora, milioni di sfollati interni, persone migranti invisibili lontane dal radar delle nostre vite, lontane da un discorso pubblico che fatica a rappresentare un fenomeno complesso, globale e strutturale rispetto alla nostra contemporaneità.
Tutto questo fa da cornice ad un presente ancora duramente caratterizzato dalla pandemia e reso ogni momento più incerto dalla guerra in Ucraina: l’Unione Europea vive profonde contraddizioni, tra lo slancio di misure come quelle che hanno portato al programma Next Generation e le spinte nazionaliste che non accennano a diminuire.
Le migrazioni globali – priorità assoluta nelle agende internazionali per una lunghissima parentesi – continuano ad essere oggetto di un dibattito confuso e strumentalizzante: raccontate come “risorsa”, minaccia, pericolo, le persone migranti costituiscono un elemento delle nostre culture in transizione, parte di una complessità della quale non è possibile dare risposte semplici ma che vale la pena affrontare.
In questo contesto, l’Accademia e le istituzioni che la circondano sono chiamate a rinnovare lo sforzo di analisi e proposta, a fondere competenze e conoscenze, ad affrontare la complessità per scioglierne i nodi e coagulare soluzioni nuove, pratiche e politiche da proporre a decisori e operatori in ogni livello e contesto.
Tratto comune a queste sfide, appare il bisogno di ripensare le categorie del nostro discorso pubblico attorno alle migrazioni, a chi migra, a chi vive discriminazioni.