Codice di buone pratiche dell’ue sulla disinformazione
Il contrasto alla disinformazione è una delle priorità della Fondazione Antonio Megalizzi. A questo proposito si impegna ad approfondire i temi legati alla comunicazione e alle azioni che l’Unione europea mette in campo.
Cos’è il Codice di buone pratiche sulla disinformazione?
Il Codice di buone pratiche sulla disinformazione è un documento elaborato nel 2018 dalla Commissione europea, destinato a piattaforme, inserzionisti e altri attori online, per raggiungere gli obiettivi di trasparenza, diversità e credibilità dell’informazione stabiliti nella Comunicazione “Contrastare la disinformazione online: un approccio europeo”.
Che cosa prevede?
Attraverso l’adesione al Codice, i firmatari si impegnano a:
- ridurre le opportunità di inserzioni pubblicitarie e incentivi economici per i soggetti che diffondono disinformazione online;
> migliorare la trasparenza della pubblicità a carattere politico, contrassegnando gli annunci politici e fornendo archivi consultabili per tali annunci;
> contrastare le attività dei soggetti malintenzionati e divulgare informazioni sulle tecniche manipolative da essi utilizzate
> creare funzioni tecnologiche che diano rilievo alle informazioni affidabili
> partecipare ad attività di collaborazione con i verificatori dei fatti e la comunità dei ricercatori.
Il Codice è stato riconosciuto anche dalle principali piattaforme online come un ottimo standard di autoregolamentazione per garantire trasparenza e rispetto dei valori europei.
Chi ha firmato il documento?
Facebook, Google, Mozilla e Twitter hanno firmato nel 2018, Microsoft nel 2019 e TikTok nel 2020. Negli ultimi mesi si sono unite altre piattaforme, come Vimeo, Avaaz, Reporters Without Borders e la società di trasparenza WhoTargetsMe.
Quali sono i prossimi step?
Nel 2020 il Codice è stato valutato all’interno del “Piano d’azione per la democrazia europea” della Commissione; dal 2021 è iniziata una revisione del documento che porterà all’adesione di nuovi firmatari nel processo di rafforzamento del Codice e di adeguamento entro marzo 2022.