UE-Lezioni – Perché votare?

Apr 2, 2024 | News

Tra il 6 e il 9 giugno 373 milioni di cittadini dei 27 stati membri dell’Unione europea saranno chiamati a eleggere i 720 membri del Parlamento europeo che contribuiranno in modo significativo alla politica dell’UE per i prossimi cinque anni. In Italia le urne saranno aperte l’8 e il 9 giugno per poter votare i 76 eurodeputati che rappresenteranno i cittadini italiani in UE. L’importanza delle elezioni europee non è dunque secondaria a quella di ogni altra elezione. La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha ricordato come l’UE sia un progetto in continuo movimento e che proprio per questo è importante prendere parte al suo sviluppo attraverso gli strumenti che abbiamo a disposizione, fra cui il voto, invitando i cittadini europei a non lasciare “che qualcun altro scelga per voi. Votate.”

Queste parole ci ricordano anche che votare non è un’azione scontata. Dal 1951 al 1978, l’Assemblea – rinominata Parlamento europeo nel 1962 – è stata composta da delegati dei singoli parlamenti nazionali di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, i sei stati membri dell’allora Comunità economica europea. Solo dal 1979 il Parlamento europeo è stato eletto a suffragio universale e diretto dei cittadini europei.

Questa evoluzione è andata in parallelo con un aumento progressivo dei compiti e dei poteri del Parlamento europeo. Votare alle elezioni europee si traduce direttamente nell’elezione degli eurodeputati, ma questo esito si inserisce in un assetto istituzionale ben più ampio in cui vengono tracciate le priorità politiche di tutta l’UE. 

Oggi il Parlamento ricopre il ruolo di co-decisore nel processo legislativo europeo assieme al Consiglio dell’Unione europea in più di 80 aree politiche. Oltre a partecipare alla produzione di direttive e regolamenti che influenzano la vita dei cittadini europei, i membri del Parlamento contribuiscono all’allocazione e adozione del budget dell’Unione e controllano la gestione dei fondi. In qualità di organo di rappresentanza degli interessi dei cittadini europei, il Parlamento europeo supervisiona l’operato delle altre istituzioni europee, rafforzando gli elementi di democraticità e trasparenza all’interno dell’Unione europea.  Le posizioni del Parlamento europeo riflettono la missione di rappresentare gli interessi dei cittadini europei e migliorare la trasparenza e la democratizzazione di tutta l’UE. Ad esempio, durante i negoziati sul nuovo regolamento sulla libertà dei media adottato a marzo 2024, gli europarlamentari hanno ottenuto l’introduzione di ulteriori garanzie e forti limitazioni all’uso di software spia sui giornalisti, come un’autorizzazione di un giudice sulla base di serie e gravi motivazioni, e il divieto da parte dei grandi social network di rimuovere arbitrariamente i contenuti di media indipendenti, dando così un’occasione per quest’ultimi di contestare un’eventuale richiesta di rimozione. Questo regolamento è inoltre la risposta del Parlamento europeo alle priorità espresse dai cittadini europei durante il processo della Conferenza sul futuro dell’Europa conclusasi nel 2022. Votare alle elezioni europee è importante perché è un modo per tenere saldo il legame fra istituzioni europee e i cittadini.

Il Parlamento europeo gioca un ruolo significativo nella nomina della Commissione europea, l’istituzione che rappresenta gli interessi dell’UE nel suo complesso, che detiene il potere d’iniziativa legislativa e che controlla il rispetto del diritto eurounitario da parte degli Stati membri. Il Consiglio europeo, che riunisce i 27 capi di stato o governo dell’UE, deve tenere conto dell’esito delle elezioni europee quando decide chi nominare alla presidenza della Commissione. I parlamentari europei con il loro voto possono confermare o rifiutare sia il Presidente eletto dal Consiglio sia la lista dei commissari che compongono l’esecutivo europeo. Nel 2019, durante la formazione della Commissione guidata dalla Presidente Ursula von der Leyen, il Parlamento europeo ha respinto le candidature di due commissari europei, l’ungherese László Trócsányi e la romena Rovana Plumb, sulla base di un potenziale conflitto d’interesse, giudicandoli, quindi, come non idonei a ricoprire questa carica nell’esecutivo europeo

Durante il discorso sullo stato dell’Unione del 13 settembre 2023, la Presidente von der Leyen, ha sottolineato come le elezioni europee siano un’occasione per i cittadini sia per riflettere su quello che è stato già realizzato ma anche su quello che c’è ancora da fare. La Presidente ha riaffermato l’importanza di votare come “un momento per decidere che tipo di futuro e che tipo di Europa vogliono”. In termini concreti, questa idea di Europa viene poi tradotta anche dal lavoro dei membri del Parlamento europeo che eleggiamo.

Disinteressarsi alle elezioni europee vuol dire non dare la propria opinione su quali problemi della nostra società vogliamo che l’UE si concentri e quali soluzioni vogliamo vedere adottate. Riprendendo le parole della Presidente Metsola, il vuoto che lasciamo non partecipando non rimane tale, ma viene riempito dalle scelte altrui. Andare a votare l’8 e 9 giugno, e soprattutto votare consapevolmente, informandosi sui candidati, i programmi dei partiti e le loro posizioni su quale direzione dare all’UE nel futuro, contribuisce a creare un Parlamento europeo che possa riflettere la propria idea di Europa. 

A cura di Marco Nicolò